Chissà se il numero del 9 ottobre del quotidiano
La Sicilia è arrivato tra le manine sante di Matteo (non l'apostolo... quell'altro), e che reazione avrà avuto leggendo "l'articolo" di uno dei suoi "caporedattori" (sigh!!), tale
Vincenzino Santapaola. Vincenzo Santapaola, figlio del più noto mammasantissima Nitto, ha trovato il tempo in carcere, sotto regime di 41 bis, per collabborare con la redazione del giornale catanese. Il poverino, è proprio il caso di dirlo, lamenta la sua condizione carceraria, ritenendosi un perseguitato
.“C'è gente che con pregiudizio mi giudica e mi considera in base a ciò che si è detto e scritto su di me – scrive il figlio dell'ex boss di Catania lanciando un segnale a ignoti destinatari – additandomi come un criminale........" Proponiamo una laurea honoris causa in giornalismo, per il coraggio, l'intraprendenza e l'ottima padronanza di linguaggio. L'iscrizione ufficiale oll'ordine dei giornalisti, suoi ormai colleghi-complici.
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